La nuova guerra degli Usa: super tassa sull’acqua italiana

18 Gennaio 2009

Clean drinking water is vitalE’ di questi giorni la notizia (io l’ho trovata su Corriere.it) dell’intenzione dell’Ammnistrazione USA di aumentare i dazi sull’acqua minerale importata, e parrebbe che questi dazi siano previsti solo per l’acqua in bottiglia di provenienza italiana.

«Eˆ una ritorsione inaccettabile: l’effetto sarà quello di raddoppiare i prezzi per il consumatore e di esporre le aziende al rischio di perdere un mercato da 400 milioni di litri», spiega Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua.

Ora, esiste una cosa più sciocca e senza senso di trasportare “acqua” attraverso gli oceani? Possibile che non esista acqua di qualità in tutti gli Stati Uniti d’America? Ovviamente la risposta è: certo, che esiste! Quindi l’acqua estratta in Italia, trasportata in America e venduta nei negozi e ristoranti è solo un bene di lusso, anzi .. di extra-lusso, per ricconi che credono che bottiglie d’acqua che hanno attraversato gli oceani, magari in cargo con temperature non proprio da frigorifero, sia acqua “migliore”. Ben vengano i dazi sugli articoli di lusso, quando sono rappresentativi di cose senza senso come questa.

Dovrebbe essere il Governo Italiano per primo a porre dazi., tasse e balzelli su chi esporta l’acqua. La “nostra” acqua. O forse qualcuno pensa che quei 400 milioni di litri d’acqua provengano magicamente dal nulla? Magari estratti dall’acqua di mare? No, ovviamente, provengono da sorgenti o pozzi di estrazione in Italia. Estraggono acqua italiana, che invece che essere un bene comune viene data “in appalto” con concessioni di prelievo a società che poi la vendono all’estero. E che paghino, allora. O aprano una fabbrica in America, se proprio ci tengono.

Scrivere 400 milioni di litri secondo me non rende bene l’idea. Si scrive 400.000.000. Sono 400.000.000 kg, cioè 400.000 tonnellate di acqua spedite dall’altra parte del mondo, più il peso delle confezioni e degli imballaggi.

Per inciso, l’articolo omette di segnalare che proprio in America esiste già da tempo un movimento di opinione teso a modificare radicalmente la “mania” dell’acqua in bottiglia. Basta cercare un po’ su Google per trovare molti esempi. Non solo qui in Agriturismo già da tempo non vendiamo ne’ consumiamo acqua in bottiglia, ma siamo in buona compagnia di iniziative quali quella di NewYork o di Venezia: l’acqua dell’acquedotto è buona tanto quanto quella in bottiglia, a volte persino migliore,  ma costa moooooolto meno e non produce bottiglie e altri imballaggi di scarto. Viva l’acqua del Sindaco!

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